Gennaio corre veloce, l'inverno incalza e le cose da fare sono tante!
Questo è un post di chiacchiere, perché ogni tanto ci vogliono pure quelle, magari insieme a una bella tazza di caffè.
Nel 2015 sono stata poco presente; le motivazioni, personali, le ho già accennate in questo post.
I mesi scorsi sono stati ricchi di cambiamenti e trasformazioni, e come spesso accade in queste fasi ci si ritrova ad affrontare sfide nuove, crisi con radici antiche, e a prendere decisioni e direzioni diverse da quel che immaginavamo.
Dopo le difficoltà del 2014, la primavera 2015 ha portato alla luce nodi profondi, legati soprattutto alla mia identità lavorativa.
La Fiera di Bologna è stato il momento di passaggio e di "discesa nel buio".
In questo vecchio post mi preparavo all'evento e promettevo di farvi un resoconto, ricordate?
Ecco, voi lettori attenti avrete notato che questo resoconto (che negli anni scorsi mai è mancato), non è mai stato scritto.
Quando si scende dentro sé stessi ad affrontare le proprie ombre, ci si eclissa dal mondo.
Non c'è abbastanza energia e voglia per condividere questa discesa.
E il silenzio diventa l'armatura migliore.
E in questo lungo silenzio, ho preso delle decisioni e successivamente stilato dei propositi.
Necessitavo di un totale distacco dal "Mondo dell'illustrazione", composto da luoghi ed eventi reali come la Fiera e i corsi, da spazi virtuali e di confronto continuo come la Rete (fatta di blog, articoli, recensioni, condivisioni su Fb etc.)
Avevo il disperato bisogno di zittire tutte quelle voci che si sovrapponevano, che indicavano le mode e le vie giuste o consigliate, i libri del momento, le tecniche moderne; dovevo allontanarmi da quello che per me ormai era solo rumore e non mi permetteva di ascoltare l'unica voce davvero importante.
La mia.
E ho deciso.
Ho cambiato sentiero e cercato altre strade.
Ho fatto un lavoro totalmente differente (e mi è piaciuto tantissimo!).
Ho letto cose nuove, altri argomenti.
Ho frequentato nuove persone.
Mi sono concentrata su di me.
Ho messo in pausa i miei blog, il mio sito e non solo.
Ho deciso che quest'anno non andrò alla Fiera di Bologna.
Ho deciso che prima, ADESSO, riscrivo i miei confini e i miei spazi.
Posso dire che questa deviazione di percorso è stata salutare per molti aspetti: per l'umore, i rapporti interpersonali, la vita quotidiana, il portafoglio, la stima di sé e la creatività.
Non ho mai lavorato e prodotto così tanto.
E lo dimostrano il Calendario, l'albo appena illustrato (di cui potete ora leggere una recensione), un nuovo lavoro di gruppo e nuove commissioni (di cui vi parlerò poi).
Me ne sono andata, per tornare.
Sto ancora camminando e cercando, e ne sono felice.
Ed è una cosa che consiglio di fare a chiunque, per qualsiasi ragione, si trovi in un momento confuso.
Cambiare fa bene.
Questo è un post di chiacchiere, perché ogni tanto ci vogliono pure quelle, magari insieme a una bella tazza di caffè.
Nel 2015 sono stata poco presente; le motivazioni, personali, le ho già accennate in questo post.
I mesi scorsi sono stati ricchi di cambiamenti e trasformazioni, e come spesso accade in queste fasi ci si ritrova ad affrontare sfide nuove, crisi con radici antiche, e a prendere decisioni e direzioni diverse da quel che immaginavamo.
Dopo le difficoltà del 2014, la primavera 2015 ha portato alla luce nodi profondi, legati soprattutto alla mia identità lavorativa.
La Fiera di Bologna è stato il momento di passaggio e di "discesa nel buio".
In questo vecchio post mi preparavo all'evento e promettevo di farvi un resoconto, ricordate?
Ecco, voi lettori attenti avrete notato che questo resoconto (che negli anni scorsi mai è mancato), non è mai stato scritto.
Quando si scende dentro sé stessi ad affrontare le proprie ombre, ci si eclissa dal mondo.
Non c'è abbastanza energia e voglia per condividere questa discesa.
E il silenzio diventa l'armatura migliore.
E in questo lungo silenzio, ho preso delle decisioni e successivamente stilato dei propositi.
Necessitavo di un totale distacco dal "Mondo dell'illustrazione", composto da luoghi ed eventi reali come la Fiera e i corsi, da spazi virtuali e di confronto continuo come la Rete (fatta di blog, articoli, recensioni, condivisioni su Fb etc.)
Avevo il disperato bisogno di zittire tutte quelle voci che si sovrapponevano, che indicavano le mode e le vie giuste o consigliate, i libri del momento, le tecniche moderne; dovevo allontanarmi da quello che per me ormai era solo rumore e non mi permetteva di ascoltare l'unica voce davvero importante.
La mia.
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dove sono? |
E ho deciso.
Ho cambiato sentiero e cercato altre strade.
Ho fatto un lavoro totalmente differente (e mi è piaciuto tantissimo!).
Ho letto cose nuove, altri argomenti.
Ho frequentato nuove persone.
Mi sono concentrata su di me.
Ho messo in pausa i miei blog, il mio sito e non solo.
Ho deciso che quest'anno non andrò alla Fiera di Bologna.
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dove vado? |
Ho deciso che prima, ADESSO, riscrivo i miei confini e i miei spazi.
Posso dire che questa deviazione di percorso è stata salutare per molti aspetti: per l'umore, i rapporti interpersonali, la vita quotidiana, il portafoglio, la stima di sé e la creatività.
Non ho mai lavorato e prodotto così tanto.
E lo dimostrano il Calendario, l'albo appena illustrato (di cui potete ora leggere una recensione), un nuovo lavoro di gruppo e nuove commissioni (di cui vi parlerò poi).
Me ne sono andata, per tornare.
Sto ancora camminando e cercando, e ne sono felice.
Ed è una cosa che consiglio di fare a chiunque, per qualsiasi ragione, si trovi in un momento confuso.
Cambiare fa bene.
Ascoltare, Osservare, Agire, Trasformare, Creare.
Buon caffè e Buona Creatività!
Ila
Il muro degli illustratori rende bene l'idea del caos da cui, ad un certo punto, è necessario allontanarsi!
RispondiEliminaQuanto è vero Anna, eh...
RispondiEliminaUn muro splendido... ma un caos tremendo...