Quando il mondo fuori cambia all'improvviso, quando le regole conosciute vengono stravolte, quando ciò che si conosceva prima ha modificato drasticamente la forma, si può fare solo una cosa: creare qualcosa di nuovo e diverso.
Ti vengo incontro, ti accolgo, ti lascio andare...
(anonimo*)
Questa frase mi risuona spesso nella mente, tra i pensieri.
La sentii per la prima volta anni fa.
Ero a un seminario (uno dei tanti), uno di quelli legati al lavoro su sé stessi e sulla crescita interiore.
Tra parole, meditazioni, condivisioni e quant'altro, la persona che ci guidava ci fece fare una danza in cerchio, di gruppo, molto semplice.
La musica di sottofondo era il famoso Canone in Re Maggiore di Johann Pachelbel, e i passi di danza davvero facili: ci si teneva per mano, si dondolava sul posto, si faceva un passo in avanti verso il centro alzando le braccia, si dondolava e si tornava indietro di un passo e lasciando le mani dei vicini. Poi ci si riuniva, ci si muoveva a sinistra e si ricominciava, continuando così.
Il significato profondo di tutto questo balletto (estremamente rilassante devo dire) ci era stato spiegato proprio con le parole che leggi lassù.
Rappresentava la vita e le sue fasi cicliche: qualcosa o qualcuno arriva e gli si va incontro, si sta insieme per il tempo necessario e poi ognuno prosegue per la sua strada.
E poi di nuovo, ancora e ancora...
L'ho sempre trovata una cosa bellissima.
Un piccolo rito dalla semplicità evidente ma di grande ricchezza; un gioco da fare in compagnia delle persone care o, perché no, anche da soli.
Spesso i cambiamente e le trasformazioni non sono così morbidi e lenti; talvolta sono dei veri e propri scossoni, terremoti interiori che ci colpiscono singolarmente o collettivamente.
E ci si ritrova a fare i conti con le macerie e ciò che non funziona più, a doverlo modificare o buttare, a fare spazio ancora una volta per ricostruire qualcosa di differente e mai visto.
E allora ripetere questa danza, ti vengo incontro, ti accolgo, ti lascio andare... può essere d'aiuto.
Un piccolo gesto simbolico per rafforzarsi dentro, nutrire la nuova visione e gli obiettivi attuali.
Da dentro, a fuori.
Che dici, la proverai?
Fammelo sapere, son curiosa.
Io intanto riprendo in mano questo blog un po' abbandonato e faccio pulizia di contenuti ormai inutili, per offrirtene altri ricchi di creatività e di senso.
Perchè anche Illustrilla possa ripartire ed esserci in modo nuovo.
(anonimo*)
La sentii per la prima volta anni fa.
Ero a un seminario (uno dei tanti), uno di quelli legati al lavoro su sé stessi e sulla crescita interiore.
Tra parole, meditazioni, condivisioni e quant'altro, la persona che ci guidava ci fece fare una danza in cerchio, di gruppo, molto semplice.
La musica di sottofondo era il famoso Canone in Re Maggiore di Johann Pachelbel, e i passi di danza davvero facili: ci si teneva per mano, si dondolava sul posto, si faceva un passo in avanti verso il centro alzando le braccia, si dondolava e si tornava indietro di un passo e lasciando le mani dei vicini. Poi ci si riuniva, ci si muoveva a sinistra e si ricominciava, continuando così.
Il significato profondo di tutto questo balletto (estremamente rilassante devo dire) ci era stato spiegato proprio con le parole che leggi lassù.
Rappresentava la vita e le sue fasi cicliche: qualcosa o qualcuno arriva e gli si va incontro, si sta insieme per il tempo necessario e poi ognuno prosegue per la sua strada.
E poi di nuovo, ancora e ancora...
Ti vengo incontro, ti accolgo, ti lascio andare...
L'ho sempre trovata una cosa bellissima.
Un piccolo rito dalla semplicità evidente ma di grande ricchezza; un gioco da fare in compagnia delle persone care o, perché no, anche da soli.
Spesso i cambiamente e le trasformazioni non sono così morbidi e lenti; talvolta sono dei veri e propri scossoni, terremoti interiori che ci colpiscono singolarmente o collettivamente.
E ci si ritrova a fare i conti con le macerie e ciò che non funziona più, a doverlo modificare o buttare, a fare spazio ancora una volta per ricostruire qualcosa di differente e mai visto.
E allora ripetere questa danza, ti vengo incontro, ti accolgo, ti lascio andare... può essere d'aiuto.
Un piccolo gesto simbolico per rafforzarsi dentro, nutrire la nuova visione e gli obiettivi attuali.
Da dentro, a fuori.
Che dici, la proverai?
Fammelo sapere, son curiosa.
Io intanto riprendo in mano questo blog un po' abbandonato e faccio pulizia di contenuti ormai inutili, per offrirtene altri ricchi di creatività e di senso.
Perchè anche Illustrilla possa ripartire ed esserci in modo nuovo.
Ti vengo incontro, ti accolgo, ti lascio andare...
Buona Creatività!
Un très joli billet pour achever l'année...
RispondiEliminaGros bisous et joyeuses fêtes ❄️❄️ ☃️☃️ ❄️❄️
Merci Martine :)
EliminaUn gros bisous à toi et bonnes fêtes!
:*