Riscopri la tua ricchezza interiore con una storia


Quando ero piccola mia madre si divertiva a chiedermi, per gioco: “Ilaria… Meglio Essere o Avere?”
La Me Bambina aggrottava la fronte, ci pensava un attimo e il più delle volte rispondeva con un gran sorriso: “Tutte e due!”
Lo so, stai ridendo… ma tu che avresti detto?

Anche Mamma se la rideva ogni volta e poi, puntualmente, dopo qualche giorno tornava all’attacco con la stessa domanda.
Col passare dei mesi e degli anni, la Me Bambina più riflessiva ha cominciato a rispondere diversamente e a scegliere, irrevocabilmente, l’Essere.
Ero (e sono) convinta che Essendo Bene, avrei anche Avuto Bene.
E non sbagliavo, almeno credo.

Per esperienza ho notato che la maggior parte di noi presta attenzione, per prima cosa, alla vita pratica e pragmatica, arrivando in seguito (e a volte mai) a occuparsi di quella interiore.
Io ho fatto il percorso inverso.
Ho iniziato presto a coltivare il mio mondo interiore, a farlo crescere, a nutrirlo e continuo ancora...
Dopodiché, mi sono concentrata (non senza fatica) su tutto il resto.

Non c’è una via più giusta, ognuno ha la sua.
Quello che ho imparato è che in ogni caso equilibrare le due cose, Essere e Avere, è la cosa più importante e salutare.

Conosci il tuo Mondo Interiore?

Spesso sento dire dalle persone attorno a me cose del tipo: “Ah, ma io non ho fantasia…”, “Ah, ma la mia vita è tutta qui…” oppure “Eh, l’interiorità… che significa?”
E molte volte, negli occhi di quelle persone, vedo come una luce lontana, un bagliore che si accende al solo pronunciare alcune parole, come un richiamo, per poi confondersi…
A volte queste Anime Belle sono solo semplicemente inconsapevoli della loro ricchezza, hanno come perso la strada e sono convinte di non poterla ritrovare.

Ti è mai capitato di sentirti così?
Bene, allora ti svelo un segreto: quel sentiero è lì davanti a Te… devi solo aprire gli occhi e vederlo!
Non mi credi eh?
Guarda bene, tutto attorno a te è pieno di indizi e di passaggi segreti per accedervi… e la maggior parte di essi si nascondono nelle storie.

Sei confusa?
Facciamo così… io ti faccio un esempio e ti mostro una via, tu seguimi!


La storia infinita è una bussola!

Già, la storia delle storie dai!
Chi non la conosce?
Ok, magari non hai mai letto il libro di Michael Ende (rimedia subito!) ma, di certo, avrai visto almeno una volta il film del 1984.
La trama è abbastanza semplice, se non la ricordi leggi qua!

Ora facciamo assieme una piccola analisi di tutti gli elementi principali di questa storia e un piccolo gioco di immedesimazione, pronta?

Il protagonista è Bastian, un ragazzino orfano di mamma e vittima dei bulletti della scuola.
Bastian siamo Noi, con i nostri dolori, le nostre perdite e le paure che ci perseguitano.
Bastian, però, è un bambino sveglio, curioso e più coraggioso di quel che pensa… rappresenta la parte genuina e spontanea di ognuno di noi spettatori.
Ed è il nostro Io reale, quello che agisce e impara.

La libreria in cui trova il libro e la soffitta della scuola sono due luoghi molto importanti dentro di noi: in una si nascondono tutte le nostre conoscenze profonde e l’altra è il luogo ombroso e polveroso in cui guardarle in faccia, tra ragnatele, scheletri nell’armadio e tuoni improvvisi.
Sono i luoghi che accolgono e proteggono silenziosamente Bastian (e noi) durante il viaggio.

Il libro è la chiave.
Nel libro, Bastian scopre una meravigliosa storia ricca di emozioni e avventure; fa conoscenza di una terra straordinaria come Fantàsia, popolata dalle creature più varie e dalle mille sfaccettature paesaggistiche.
Quel mondo così affascinante non è altro che il suo mondo interiore, il nostro mondo interiore, un luogo pieno di ricchezza.

Ma Fantàsia è in pericolo… Il Nulla la sta lentamente distruggendo.
Il Nulla, che è l’opposto della Creatività, con i suoi servi rappresenta la nostra ombra più profonda, il dolore (la morte della mamma) e la perdita di speranza (la palude della tristezza), le paure limitanti (i bulletti) e la nostra rabbia cieca (la bestia) e ci divora pezzo per pezzo.
Detta così è terribile eh?
Ma ti faccio notare una cosa: se il Nulla riuscisse a distruggere tutto, alla fine non esisterebbe più nemmeno lui, perché non servirebbe più.
In qualche modo Fantàsia gli serve a definirsi... in qualche modo si completano, come due facce della stessa medaglia.

E poi c’è Atreiu, quel bellissimo bambino guerriero che, protetto dal magico Aurin, sfida prove inenarrabili fino a lottare proprio contro il servo bestiale del Nulla.
Atreiu è la nostra essenza bambina e guerriera, è la nostra voce interiore che ci guida avanti nonostante tutto; anche quando perde il suo amato Artax nella palude (i cavalli sono simbolo di energia e volontà e quando ci si lascia affondare nella melma della disperazione è la prima cosa che perdiamo); quando continua a cadere e rialzarsi nel fango per ascoltare i consigli preziosi di Morla la tartaruga (animale legato da sempre al concetto di saggezza); quando rischia di essere incenerito dall’Oracolo a cui deve mostrare la sua integrità; e quando affronta la paura più grande, guardarsi allo specchio e vedersi per come è realmente (e vede Bastian... Noi!)
Atreiu è la vita che prosegue, sempre e comunque.

E, oltre all’aiuto di numerosi amici, indossa l’Aurin, un ciondolo magico che lo protegge e lo guida, un gioiello composto da due serpenti intrecciati.
I serpenti simboleggiano la saggezza e la capacità di guarire e cambiare pelle. Ogni volta che serve. Ogni volta che da qualche parte moriamo.
L’Aurin è un dono davvero speciale che tutti noi possediamo e che abbiamo ricevuto dall’Imperatrice all’inizio di tutto.

Nella Torre d’Avorio, luogo di luce e purezza, siede questa bambina radiosa e antica.
L’Imperatrice è la nostra Essenza di Luce, la scintilla da cui arriviamo, il nucleo puro del nostro Essere. Se vuoi è un po' la nostra Anima.
Da Lei tutto proviene e a Lei tutto ritorna.
Proprio come faranno Atreiu e Bastian (che come lei sono solo dei bambini... ora capisci l'importanza di accudire il Bambino Interiore!)

Cominci a vedere la tua personale Fantàsia?

Lo so, c’è molta carne sul fuoco… ma te l’ho detto che dentro siamo ricchissimi!
Basta aprire una porticina, o un libro, per scoprirlo.
E le storie, come vedi, sono una fonte inesauribile di insegnamenti; sono uno specchio meraviglioso di Noi Stessi

Ti vedo lì, coi lucciconi negli occhi!
Per stimolarti ancora un po’ sai che faccio?
Ti sfido!

Forza, prendi la storia o la fiaba che da sempre ami più di ogni altra… ci sarà un perché a questo, te lo sei mai chiesto?
Ora rileggila e prova a tirarne fuori gli elementi più importanti, puoi scriverli o disegnarli su un foglio (puoi usare questo per aiutarti).
Poi per ognuno di essi prova a collegare e riflettere una parte di Te e del tuo meraviglioso e vastissimo Mondo Interiore... e giocaci!

E se la cosa ti diverte e vuoi esercitarti in questa pratica, sul mio blog Bliblila trovi tantissimi racconti con cui fare esperimenti!
Inizia così, è uno dei primi passi per ri-conoscere e ri-costruire il tuo Essere.

Poi, se ti va, vieni a raccontarmi come è andata qui nei commenti!


P.S. Ah... non mi sono scordata di Falcor, eh! Ma te lo racconto nel prossimo post!


Buona Creatività!




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