PL: Progettare Libri - Quando l'unione...

... fa la forza.
E porta a un gran divertimento!

Due settimane corrono veloci e intense, punteggiate di lunghe mail colorate (ognuno scrive con un colore diverso, così ci riconosciamo subito!), messaggini, pdf e immagini mandati e rispediti, correzioni, confronti, mi piaceva più quello, perchè questo non lo cambi così, ragazzi e se facessimo..., però poi cuci tu che sei brava?, io farei una cosa, guarda ho già preparato questo...

Parole, idee e realzioni che nascono, si intensificano e si stringono.
Il lavoro con Vess e Fabio per me è stato così.
E le parole del Prof., sul collaborare e il parlarsi, mi tornano a galla tra i pensieri.

La condivisione e il confronto l'ho sperimentato molte volte a corsi vari (tra Sàrmede e Macerata), ma ogni volta ognuno lavorava al "suo".
Qui invece il lavoro era diviso in tre; o (preferisco) eravamo in Tre uniti in un lavoro.

L'ultimo week end prima della quinta lezione, giusto per rendere l'atmosfera più vivace, decide di nevicare.
Ma nemmeno la neve e il fatto che Fabio abiti in un posto sperduto ci ferma!
Armati di entusiasmo, aghi, fili, carta, morosi e automobili, ci troviamo per un cena in compagnia, in realtà per lavorare e mettere a punto, nella pratica, tutto il nostro precedente tramestare!
Vess è una sarta provetta, mani veloci e precise, occhio lungo.
Fabio è una carica di passione ed energia.
Lavorare con loro è bellissimo.

"L'impresa era ardua, anche per noi secchioni* : creare un libro che fossero tre libri, tre autori che fossero uno, un libro chimera insomma. Non solo, dovevamo convincere il più temuto degli editori.
Cosa fare? Accettare o ricusare la sfida? Ovviamente abbiamo accettato. E il risultato? Mah, non sarà perfetto ma quanto ci siamo divertiti!" Parola di Fabio.

11 Dicembre
Arriviamo una buona mezz'ora prima, per unire gli ultimi pezzi.
Non siamo gli unici; molti dei nostri compagni sono lì per lo stesso motivo.
E tutti abbiamo la stessa luce negli occhi.
Arrivano i Profs., con un largo sorriso che esprime tutta la loro curiosità.
"Allora chi comincia?"
Da bravi scolari... nessuno fiata.
Paolo ci osserva. "Allora?".
Fabio fa il primo passo, coraggioso. Cominciamo noi.

[Nota: per motivi di privacy (nonchè scarsità di foto) la parte di Vess non posso mostrarvela. Usate l'immaginazione e visualizzate il terzo libro. Grazie.]

Battibeccando su chi dovrebbe prender la parola, decidiamo di passarci il testimone man mano che presentiamo il nostro progetto.
Comicia la sottoscritta.
Il nostro libro comincia con l'immagine di un labirinto in copertina; dal centro spunta (fisicamente) una matassina di filo rosso (egregiamente confezionata da Vess), filo che percorre parte del labirinto (con un punto da ricamo diligentemente eseguito sempre da Vess) per sparire all'interno del libro stesso.

Fac-simile/prototipo bruttarello... lo so!
Ahimè, l'originale perfetto non è nelle mie mani! Accontentatevi di questo


Carta della matassina di filo - Titolo e autori

Retro carta della matassina di filo
Fil Rouge è il nostro comune denominatore, quello che lega e unisce tutti e tre i lavori.
Un vero e proprio filo conduttore.
Il lettore segue il filo, come Teseo, all'interno dei libri...
Ci viene giustamente fatto notare che Fil Rouge è un titolo già (spesso) utilizzato. Meglio sarebbe cambiarlo.

schemini perfettamente realizzati da Fabio
Ognuno di noi doveva pensare anche ai "risguardi" (la II° e la III° di copertina) del suo fascicolo... in relazione però con quelli dei compagni.
Abbiamo rimuginato assieme, in modo che queste immagini si legassero al contenuto del proprio libro, ma anche al lavoro altrui, in una visione più generale.
E soprattutto, abbiamo studiato i punti precisi in cui far passare il filo... impresa non indifferente!

schemini perfettamente realizzati da Fabio

Alla partenza, il filo ricamato nel percorso labirintico spunta al centro della mio primo risguardo e si presenta infilato in un ago (da ricamo).
Nel secondo risguardo, invece, il filo rosso viene acchiappato da un fuso (scelta mirata, in base al mio "tema") traformandosi in una matassa/nuvola.
Nelle illustrazioni sottostanti il filo reale non c'è... dove c'è spazio bianco, immaginate il filo rosso (che potete vedere nelle foto).

risguardi Ila

In ciascuno dei nostri libri, il filo rosso diventa un certo tipo di filo.
Per esempio, nel mio, diventa un filo da bucato.
Un filo da bucato particolare: quello dei personaggi di alcune fiabe classiche.
Amando i giochi e gli indovinelli, mi son divertita a cercare di crearne alcuni in questo esercizio.
Pertanto, vi mostro le mie pagine (con solo piccoli indizi)... a voi tentare di indovinare a chi appartiene il bucato steso!

pag. 1
Fiaba dai molti titoli. Nella mia versione... può aiutare il N° delle crocette

pagg. 2 e 3
Fiaba irlandese...


pagg. 4 e 5
... sono ortiche...

pagg. 6 e 7
Nessun indizio! Chi non indovina viene bocciato!
foto del prototipo con filo
particolare del filo e del buco

pag. 8
Belli vero?

Il filo matassa/nuvola si lega iconograficamente al primo risguardo di Vess, in cui compaiono delle nuvolette (da cui rispunta il filo).
Fisicamente, però, il mio filo rosso buca la pagina per spuntare e attraversare (a ritroso) in quelle del fascicolo di Fabio.
Qui (purtroppo) il nostro errore.
Abbiamo legato i nostri tre libri in modo giusto a livello fisico (col filo che parte dal fascicolo 1, lega quello di mezzo 2, per arrivare all'ultimo 3).
Ma a livello "logico", concettuale, di lettura... il filo conduttore è diventato circolare, unendo i libri in questo ordine: 1-3-2 (e così via... perchè il libro si può leggere in continuo).

Siamo rimasti d'accordo con i Profs. che aggiusteremo questa pecca!

Ma tornando al nostro manufatto, dalle mie fiabe, attraverso le creazioni di Vess, il filo logico rispunta dalla IV° di copertina del Libro, che presenta un'enorme mano che tiene il filo rosso.

IV° di copertina
foto prototipo con filo

Qui inizia il tema di Fabio: il filo è ora... un guinzaglio.
Un guinzaglio strano, perchè trattiene bizzarre creature e cose.

... un Tucano! (foto prototipo con filo)

... la Luna...

... un'idea?

... un toro o...
foto prototipo con filo

... ma quando il libro si chiude, ci si ritrova alla copertina iniziale, col labirinto. 
Con il filo tra le dita, con una lettura differente e (speriamo) con la voglia di rileggere tutto da capo! 

... forse era il Minotauro?
foto prototipo
  
Nonostante gli "errori" già sottolineati, tutti sono rimasti abbastanza entusiasti del nostro progettino.
Da qui * l'appellattivo di secchioni.
Appellativo che in realtà va esteso a tutti i nostri compagni che, sia in questo progetto a quattro mani, che nei seguenti, hanno mostrato altrettanta (se non più) creatività e bravura d'esecuzione.
La quinta lezione si è riempita di progetti interessanti, collaborazioni nuove e uniche, suggerimenti e critiche costruttive.
Ovviamente non è mancata una nuova parte teorica che ci ha visti impegnati in nuovi tipi di rilegatura. E tra aghi, nodi, fili e fogli... siamo tornati a casa soddisfatti, carichi di nuove idee e... compiti a casa!
... continua...
Le puntate precedenti:

Commenti